Lo scandalo del secolo by Gabriel García Márquez

autore:Gabriel García Márquez [Márquez, García Gabriel]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2020-04-30T22:00:00+00:00

Sólo doce horas para salvarlo, «Momento», 14 marzo 1958, Caracas

6 giugno 1958: Caracas senz’acqua

Se domani verrà un acquazzone,

questo reportage racconta una bugia.

Ma se non piovesse prima di giugno, lo legga…

Dopo aver ascoltato il giornale radio delle 7 di mattina, Samuel Burkart, un ingegnere tedesco che vive da solo in un penthouse di Avenida Caracas a San Bernardino, si recò nell’emporio a pochi passi da casa per comprare una bottiglia d’acqua minerale con cui farsi la barba. Era il 6 giugno 1958. Al contrario di quanto accadeva sempre da quando Samuel Burkart era arrivato a Caracas, dieci anni prima, quel lunedì mattina sembrava mortalmente calmo. Dalla vicina Avenida Urdaneta non arrivavano né il rumore delle auto né il rombo delle motociclette. Caracas sembrava una città fantasma. Il caldo soffocante degli ultimi giorni era diminuito un poco, ma nel cielo alto, di un azzurro denso, non si muoveva una sola nuvola. Nei giardini delle ville, nell’isolotto di piazza della Estrella, gli arbusti erano morti. Gli alberi dei viali, di solito coperti di fiori rossi e gialli in quel periodo dell’anno, allungavano verso il cielo i rami spogli.

Samuel Burkart dovette fare la coda nell’emporio prima di essere servito dai due negozianti portoghesi che parlavano con la clientela spaventata di un argomento immutabile, l’unico argomento degli ultimi quaranta giorni che quella mattina era esploso alla radio e sui giornali come una deflagrazione drammatica: a Caracas l’acqua era esaurita. La sera prima erano state annunciate le drastiche restrizioni imposte dall’INOS1 all’uso degli ultimi 100.000 metri cubi contenuti nel bacino di La Mariposa. A partire da quel mattino, in seguito all’estate più calda sofferta da Caracas da settantanove anni a questa parte, era stata sospesa la fornitura d’acqua. Le ultime riserve erano destinate ai servizi più essenziali. Il governo stava adottando da ventiquattr’ore provvedimenti di estrema urgenza per evitare che la popolazione perisse vittima della sete. Per garantire l’ordine pubblico erano state emanate misure d’emergenza che le brigate civiche formate da studenti e professionisti si sarebbero incaricate di far eseguire.

Le edizioni dei giornali, ridotti a quattro pagine, erano destinate a divulgare le istruzioni ufficiali alla popolazione civile sul modo in cui si doveva procedere per superare la crisi ed evitare il panico.

A Burkart non era venuta in mente una cosa: i suoi vicini erano stati costretti a preparare il caffè con acqua minerale e in un’ora avevano esaurito le scorte dell’emporio. In previsione di quel che sarebbe potuto accadere nei giorni seguenti, decise di fare scorta di succhi di frutta. Il portoghese però lo informò che la vendita di succhi di frutta e gazzose era razionata per ordine delle autorità. Ogni cliente aveva diritto, al massimo, a una lattina di succo di frutta e a una gazzosa al giorno, fino a nuovo ordine. Burkart comprò una lattina di succo d’arancia e optò per una bottiglia di limonata per radersi. Soltanto mentre si accingeva a farlo scoprì che la limonata impedisce al sapone di produrre schiuma. Sicché dichiarò definitivamente lo stato di emergenza e si fece la barba con succo di pesca.

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